Archivio Vittorio Mascherini

una vita attraverso due guerre mondiali e la resistenza

​

DIMISSIONI DA PRESIDENTE DEL  COMITATO PROMOTORE PER IL MONUMENTO AI CINQUE FUCILATI ALLO STADIO DEL CAMPO DI MARTE E DALL ANPI .

​

​

                                                                                                                        

Firenze, 4 Luglio 1949.

​

​

​

Al Compagno Carlo Campolmi

Vice Presidente Del Comitato

Provinciale A.N.P.I.

Delegato per l’adunanza sezionale del

Rione di San Gervasio.

​

​

Quale Presidente di codesta Sezione credo che sarebbe stato di mio diritto inviare gli inviti, per la convocazione dell’Assemblea, invece, non mi è stato inviato neppure l’invito personale. Sarebbe assurdo il mio intervento.

Per quanto sopra e per quanto leggerai appresso, rassegno le dimissioni da Presidente di codesta Sezione.

​

Siccome è mio dovere di fare una relazione all’Assemblea, ti prego di leggere integralmente quanto ti scrivo:

​

da quando facevo parte del C.T.L. di questo rione, proposi di apporre un ricordo marmoreo per i 5 fucilati, la proposta fu accolta, ma non fu possibile attuarla.

Quale segretario F.D.P. di qui, tornai nuovamente a proporre quanto sopra, ma l’esito delle elezioni, ancora una volta, ce ne proibì l’attuazione;

riproposi tale iniziativa al Consiglio Sezionale e solo allora cominciò a prendere concretezza, e oggi, il complesso monumentale è un fatto compiuto, ma quante umiliazioni, disinganni, ho dovuto soffrire! Ne sarai edotto in seguito.

In primo luogo vennero le adesioni dal sindaco, da tutti i partiti ( cosa soltanto attuata da dopo la liberazione e atto politico e ritorna a vantaggio del Comitato Promotore ); di tutte le Associazioni combattentistiche, assimigliari, enti ecc.

​

Nominato Presidente del Comitato Esecutivo organizzai la raccolta dei fondi come appresso:

n. 500  schede collettive da inviare a associazioni Arditi, Commissioni interne, Istituti di Credito, ecc;

n. 500  libretti di 25 tagliandi ciascheduno da L. 10 per tagliando;

n.  500  blocchetti di 25 tagliandi ciascuno da L. 20 per tagliando;

n.    40   libretti da 25 tagliandi ciascuno per offerte individuali.

​

In un primo tempo il Comitato organizzatore ( cioè tutto il Consiglio Sezionale) si prestò con entusiasmo a questa iniziativa, poi cominciò il rallentamento. Tale rallentamento d’entusiasmo va attribuito ad altre iniziative che sono in intenzione di svolgere da parte di codesto Consiglio Sezionale. A tali iniziative, non mi opposi, ma pregai tutti i compagni che prima di tutto era logico e doveroso, nonché umano e massimamente politico da parte nostra di non distogliere nessuna attività e neppure una lira fin tanto che il complesso monumentale non fosse un fatto compiuto e totalmente pagato.

​

Lungi da me l’idea, che alcuno dei compagni o compagne potessero approfittare per fini propri neppure di una lira delle raccolte, e se io ne palesai tale intendimento, fu volutamente artefare per iniziare una lotta subdola e infondata contro la mia persona, forse perché, vedevano in me un ostacolo per raggiungere le loro mire. Forse loro non capirono e non capiscono, che il nostro Comitato, specialmente per il lato finanziario è sotto la sorveglianza dell’Autorità costituite, e massimamente sotto quella dei rappresentanti dei partiti governativi che fanno parte del Comitato Esecutivo.

​

Riguardo a ciò che è stato insinuato a carico mio per la mia eccitabilità, non ho raccolto tali maligne insinuazioni perché soltanto elementi arrivistici, ai quali da ombra vedere concretata ad altri un’iniziativa che loro non sono stati capaci di avere, allora cominciano ad agire con una filosofia da strapazzo e insinuare, per aver ragione sopra le giuste e ponderate affermazioni di chi, come me, ha la completa responsabilità, elementi di scarsa portata e che ricadono a loro carico.

​

Il boicottaggio già da mesi è in atto, incoscientemente da parte di tali compagni e compagne, insofferenti di seguire direttive sagge e ponderate; direttive sagge e ponderate, e che se non sono state effettuate, è avvenuto esclusivamente per la loro volontà di emancipazione, e per poter avere dei vantaggi per altre organizzazioni.

​

A causa di essi le seguenti raccolte non sono potute effettuare :

- Prima raccolta già preparata al dì fuori dello Stadio con manifesti e fotografie.

- Altre raccolte simili, anche dopo promesso l’intervento di compagni e compagne, mai effettuate.

- Per la inaugurazione del complesso monumentale mancarono le cartoline illustrate, e anche tale mancanza non fu certo colpa mia, ma di altri.

- Affinché durante le partite affluissero al complesso monumentale più visitatori possibili, feci stampare delle strisce con frecce indicative, e con scritta; per incitare la visita, ma anche tali manifesti non sono mai stati affissi.

- Per la rappresentazione al teatro dei Ferrovieri, sebbene pregati caldamente, e aver dato a dei compagni le iniziative da tenersi per le vendite dei biglietti, anche per tale manifestazione niente è stato fatto.

​

Ti paiano caro Campolmi, boicottamenti inconcepibili? 

​

Nel programma del Comitato Esecutivo, dietro mia proposta, fu approvata ( in caso di avanzo di fondi, e questi, se tutti avessero data la loro attività, non sarebbero mancati ) la costituzione di una borsa di studio per la discussione di una tesi di laurea “ SULLA STORIA DEL MOVIMENTO DELLA RESISTENZA IN ITALIA ”. Certo, tale iniziativa, che avrebbe eternato moralmente l’iniziativa della Sezione F.LLI Papini, non poteva essere compresa da tutti i componenti del comitato promotore, perciò ancora maggiormente  boicottamento verso tutto quello da me proposto.

​

Nella mia memoria, tale iniziativa avrebbe avuto lo scopo, oltre che morale, ma massimamente politico per l’A.N.P.I., poiché nel volgere di pochi anni la nostra Associazione avrebbe potuto avere a disposizione una collana di pubblicazioni rigurdanti la storia della Resistenza per ogni Regione Italiana. Collana scritta da varii autori, di diverse tendenze politiche, così più interessante. La cifra per fondare tale borsa di studio sarebbe stata di lire 100.000,00, ti garantisco, se tutti avessero compiuto il proprio dovere, come il sottoscritto, che da quattro mesi ho anteposto alla buona riuscita del Complesso monumentale, se non l’appetito dei miei figli, ma tante necessità della mia numerosa famiglia, con non fare più alcuna ora di lavoro straordinario in ufficio.

​

Ormai non spero più di potere realizzare la suddetta iniziativa, che dietro la raccolta degli Archivi storici della Resistenza, poteva essere un monumento letterario e politico, e tutto ciò ispirato dalla nostra Federazione A.N.P.I. a coronamento del Mese della Resistenza.

​

In questa atmosfera ho lavorato fino a ora, quale Presidente del Complesso monumentale, volevo dare le dimissioni da tale carica, ma poi consigliato, ho dovuto desistere, poiché le mie dimissioni avrebbero dovute essere motivate. Per non dare appiglio ai componenti degli altri partiti che fanno parte del Comitato d’Onore ed Esecutivo, ho dovuto desistere dalla mia idea. Già varii componenti dei Partiti Governativi si sono accorti di varie indelicatezze, perciò non ho creduto inasprirle.

​

Quali indelicatezze, mi domanderai, o domanderanno ? 

-     lettere che Enti hanno inviato e che non sono state consegnate;

-    lettere inviate e firmate a mio nome da altre persone non autorizzate e con alcuna responsabilità diretta nel Comitato, ( cosa diresti tu, se un compagno qualunque dell’A.N.P.I. firmasse lettere ufficiali a nome tuo ? )

- sono state eseguite delle raccolte di fondi con cassette, ma i raccoglitori non si sono sentiti il dovere delicato di neppure di chiamare il Cassiere, compagno Papini, o meglio ancora il Da Fano, o Russo, o altro di qualsiasi Partito al di fuori dei nostri. Prima di tutti io, e anche gli altri, non mettono in dubbio l’onestà di alcuno, ma sono indelicatezze che vengono rilevate.

- la  vendita della cartoline, mi ero ostinato e anche pignolamente, come riconosciuto da qualche compagno, ma che viene a mio onore tale rilievo, che il Comitato Esecutivo non deve permettere di vendere le cartoline a prezzo libero, pure per tale fatto ho avuto delle osservazioni. Noi diamo pure alla Sezione le cartoline a Lire 10,00 ciascuna; ma assolutamente non devono essere vendute in pubblico e nelle case private che al prezzo massimo di Lire 20,00. Credo che la Sezione, per gli scopi che desidera giungere, per le manifestazioni che ha in idea di effettuare, ci abbia un bel margine.

​

Tu, che sei più calmo di me, ti vorrei pregare, anzi ti prego di voler far presente, ai convenuti, che anche per l’avanti, è necessario portare definitivamente a compimento la missione morale da noi assunta nei riguardi del Complesso monumentale.

​

È doveroso e cosciente che segnali all’Assemblea l’opera assidua, di sacrificio e di responsabilità, che il Compagno Papini compie in beneficio del Complesso monumentale. Egli potrà, all’Assemblea, nominare gli altri più o meno meritevoli, che hanno contribuito ad alleviare le nostre fatiche, che in fondo sono rimaste circoscritte in due o tre persone.

​

Il mio non intervento è dovuto anche al fatto che, in voga di discussione, non intendo più eccitarmi in codeste Assemblee, per evitare ancora delle incoscienti critiche, che possono, come posso aver fatto, di menomare  la mia personalità e il mio nome onorato e stimato.

​

Grazie del piacere che mi fai. Ti saluto fraternamente.

Vittorio Mascherini

Indietro

 massimiliano@archiviomascherini.org