Archivio Vittorio Mascherini
una vita attraverso due guerre mondiali e la resistenza
DIARIO DEL FURIERE FRANCESCO ORLANDI
Omissis
I
( Da pagina N° 473 a pagina N° 661 )
Concludendo potei ben chiamarmi fortunato di portare a casa la pelle intatta, di non aver mai avuto serie malattie, di non aver danneggiato alcuno e di essere sempre stato benvoluto dai superiori e compagni d’arme.
Moralmente rimasi terrorizzato della guerra, coi suoi danni alle vite degli uomini, distruzione delle cose ed immense spese. Fisicamente dimagrito per le gravi fatiche e per gli strapazzi e per il vitto insufficiente.
Finanziariamente fu un vero disastro anche per le non poche malattie avute dalla mia famiglia che richiedevano medici, medicine e cure speciali ( se vi fossero stati i mezzi ) nonostante che in questi tre anni guadagnassi L. 2042,15 della terza parte di stipendio dalla Ditta F.O. F.lli Bertagni, L. 2111,70 in sussidi governativi e comunali, L.1006,30 in cinquine ed indennità, L. 196,85 in gratificazioni e regalie, L. 1242,15 in lavori straordinari per un totale complessivo di L. 6599,15; pur tuttavia per sopperire ai bisogni indispensabili della famiglia fu necessario vendere parte del mobilio di casa, impegnare biancheria e tutta la poca roba d’oro, ed essere in arretrato con la pigione !
Quindi il sincero augurio per me prima e per gli altri poi, di non più guerre, ma sempre pace, pace, pace.
Francesco Orlandi
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Io sottoscritto Capitano nel R.S. Mascherini Vittorio fu Giuseppe, già Tenente nel 155° Reggimento Fanteria e Comandante in Zona di operazioni della 1a e 9a Compagnia del detto Reggimento dichiaro :
Ho avuto alle mie dipendenze dal 25 Luglio 1916 al 30 Giugno 1917 l’Aiutante di Battaglia Valenti Emilio il quale era dotato di ottime qualità morali e civili e ha sempre dimostrato, vividi sentimenti di amor di Patria, devozione alla Maestà del Re, entusiasta convinto per la nostra Grande Guerra. Possedeva una buona cultura generale e ottima cultura militare e dotato di sana costituzione per la quale sopportò sempre bene le fatiche delle Campagne.
Il Valenti era stimato e benvoluto dai Superiori indistintamente e godeva di molto ascendente nel suo reparto.
Sia nelle azioni sul Carso, che in quelle del Vodil e Merzly dimostrò di essere coraggioso e fu sempre volontario in arrischiate e pericolose pattuglie e sempre il primo del suo Plotone negli assalti alle posizioni nemiche.
Per il cosciente coraggio dimostrato in tutte le circostanze di guerra lo proposi e ottenne la promozione sul Campo ad Aiutante di Battaglia e per la condotta da lui tenuta mentre volontariamente si era recato con lo scrivente di pattuglia, il giorno 30 Giugno 1917 lo proposi e gli fu concessa la Medaglia d’Argento al Valor Militare per aver fatto scudo col suo corpo al sottoscritto, evitandogli più gravi ferite, mentre egli rimaneva cieco e mutilato in varie parti del corpo.
Per quanto sopra ho riferito, giudico Valenti Emilio ottimo Aiutante di Battaglia.
F.to il Capitano Mascherini Vittorio
massimiliano@archiviomascherini.org